LE RECENSIONI DEL SALOTTO
Cristina Biolcati, Come zombie al Madame Tussauds, Delos Digital
Collana Passioni romantiche a cura di Ada Capobianco

L’AUTRICE
Cristina Biolcati è ferrarese, ma vive a Padova. Laureata in lettere, è autrice di narrativa. Collabora con alcune riviste digitali, fra cui MilanoNera, dove scrive recensioni di libri e articoli letterari. Per Delos Digital ha pubblicato il romanzo Le congetture di Bonelli e i racconti lunghi Se Robin Hood sapesse, Ciclamini al re, L’uomo di marmellata, Dove dormono le fate, Il suono delle sue ferite (quest’ultimo vincitore del Garfagnana in Giallo 2022, sezione Nero Digitale), Talia, la figlia del fabbricante di bambole e Una mano negli abissi. È presente nei nr. 60 e 63 della rivista Writers Magazine Italia, coi racconti Come balla una farfalla e Destinazione Orsifal.
LA TRAMA
Tre prove di coraggio, tre gradi di paura. Ma solo quando si è spaventati si possono capire tante cose di sé, persino sull’amore
Approfittando del fatto che il fratello lavori in una sorta di strana ludoteca, dove si paga per farsi spaventare, l’eccentrica Costanza propone alla sua migliore amica di mettere alla prova i loro fidanzati. È proprio quando si ha paura, sostiene, che si manifesta la vera natura del carattere di una persona. Luisa accetta a malincuore, solo perché è orgogliosa e non vuole ammettere di essere intimorita. Le prove da superare sono tre, e lei dovrà mostrarsi impavida. Senza contare che quell’assurda notte degli zombie riserva un’altra avventura rocambolesca. Che stavolta non è più frutto di un gioco. E insieme al coraggio, arriverà anche l’amore.
LA RECENSIONE
Costanza Sabatino era la mia migliore amica fin dai tempi delle medie. E quando si metteva in testa un’idea, non c’era verso di fargliela cambiare. Era come un pungolo che penetrava nel cervello e martellava, finché non ti coglieva per sfinimento e tu dovevi capitolare. In quel periodo aveva deciso che le nostre rispettive relazioni, coi nostri due fidanzati, dovessero essere messe alla prova. Pensava che bisognasse instillare un pizzico di pepe, in legami che si trascinavano ormai da quasi due anni ed erano diventati piuttosto lineari.
Un gioco innocente si trasforma in una bocca della verità con esiti inaspettati. Almeno per Luisa, la migliore amica di Costanza, che con lei condivide tutto, persino le somiglianze tra i loro rispettivi fidanzati e il fatto che entrambe le relazioni sembrano trascinarsi per inerzia da qualche tempo. E così, quale migliore occasione di una “stanza della paura” per mettere alla prova la vera natura dei sentimenti fra le due coppie?
Come zombie al Madame Tussauds di Cristina Biolcati è un racconto tenero e ironico a sfondo adolescenziale, classificatosi al secondo posto della prima edizione del Premio Passioni Romantiche indetto da Delos Digital. Protagonista è Luisa, giovane universitaria, alle prese con problemi di cuore che la porteranno a scoprire la vera natura dei suoi sentimenti nei confronti del fidanzato e… di un amico. Ma non solo: la sfida organizzata dall’amica Costanza le consentirà anche di fare luce su aspetti del proprio carattere fino a quel momento a lei sconosciuti e a cambiare, in positivo, per diventare una persona diversa, dalle idee molto più chiare su sé stessa e sul mondo che la circonda.
In Come zombie al Madame Tussauds, Cristina Biolcati orchestra un romance dal taglio umoristico ma di grande spessore: ciascun personaggio riesce infatti a essere caratterizzato al meglio attraverso l’utilizzo di pochi ma sapienti dettagli. La penna dell’autrice non lascia nulla al caso e la storia accompagna i lettori lungo il percorso di crescita personale di Luisa, in cui non sarà difficile specchiarsi sotto diversi aspetti, fosse anche quello più prettamente tragicomico. Un racconto da gustare pagina dopo pagina per ritrovarsi a sognare e, perché no, anche per tornare indietro nel tempo agli anni degli amori giovanili.