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LE RECENSIONI DEL SALOTTO: GLI OCCHI DEL FIGLIO

LE RECENSIONI DEL SALOTTO

Pietro Castellini, Gli occhi del figlio, Prime Edizioni

L’AUTORE

Pietro Castellini, nato nel 1994 a Verona vive a San Giovanni Lupatoto (VR). Laureato in Scienze Geologiche presso l’Università degli studi di Padova è da sempre un appassionato di letteratura. Vincitore del 2020 Yearbook Geocontest nella categoria geo_tale-writing, premio organizzato dalla facoltà di geoscienze di Padova. A luglio 2021 pubblica La medaglia con Delos Digital.

LA TRAMA

Uno studente universitario di geoscienze scopre attraverso il suo professore l’esistenza di un varco temporale nel bel mezzo della Cappella degli Scrovegni di Padova. Questo varco porta direttamente nella New York del 1939, a poche ore dall’inaugurazione dell’Expo che si tenne quell’anno. Vaccaro, il suo professore, è convinto che dietro a questo fatto inspiegabile ci sia un motivo: convincere Henry Ford a riprendere la produzione della sua Hemp Body Car, una macchina “green” che potrebbe rivoluzionare il nostro presente climatico. Eppure per fare questo, oltre a convincere Ford, Marco dovrà sfuggire a degli ambigui guardiani del tempo, chiamati semplicemente “loro”. In questa folle avventura Marco conoscerà un’alleata inaspettata, una donna bionda di Parigi di nome Solange, che si trova a New York per il suo stesso motivo. I due riusciranno a cambiare il passato?

LA RECENSIONE

Persone riversate per le strade come fiumi in piena. Slogan urlati come dogmi. Cartelli dalle scritte altisonanti. I potenti in una conference hall tappezzata di verde. Un globo svolazzante come monito. Si avvertono le voci persino in quell’aria protetta. La folla si ferma. Si apre in due come le acque con Mosè. Arriva una ragazzina con la treccia bionda. L’immancabile cerata gialla. Un sorriso perverso le dipinge il volto. La storia è sempre quella, dice. I potenti sanno solo blaterare. Le cose non stanno cambiando. E il clima non sta certo ad aspettare le nostre incomprensioni.

Si può modificare il passato per cambiare il futuro? Una domanda in apparenza folle ma forse non così improbabile se nella Cappella degli Scrovegni a Padova si cela attraversare un varco temporale in grado di riportare chiunque abbia il coraggio di addentrarvisi nella New York del 1939. Lì, all’inaugurazione dell’Expo, si trova anche Henry Ford, precursore delle moderne auto ecologiche con un progetto mai portato a termine ma che, forse, potrebbe essere rivalutato.

Gli occhi del figlio di Pietro Castellini è un racconto breve “fantastorico” che omaggia il romanzo di Stephen King dedicato a J. F. Kennedy, 22.11.63. Anche in questa storia c’è un varco temporale in grado di riportare chiunque lo attraversi nel passato e i protagonisti decidono di approfittare dell’insperata occasione per tentare di cambiare il futuro ecologico del mondo grazie al progetto a cura di Henry Ford di un’auto ecologica ante-litteram. Attraversare il varco, però, non è così facile: oltre ai numerosi ostacoli da affrontare per raggiungere Ford all’Expo, c’è anche un pesante prezzo da pagare per fare il salto indietro nel tempo, un sacrificio che non tutti sono in grado di sostenere.

Gli occhi del figlio è un racconto breve che gioca con le tematiche dei viaggi del tempo e dei paradossi temporali, sullo sfondo dell’odierna crisi climatica globale. La storia si sofferma su numerosi dettagli scientifici e storici che contribuiscono a conferire spessore ad ambientazioni e personaggi che si presterebbero in maniera ideale anche a un romanzo di più ampio respiro per approfondire la “toccata e fuga” dei nostri viaggiatori nella New York del 1939.

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