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LE RECENSIONI DEL SALOTTO: OSCURO PROSSIMO VENTURO

LE RECENSIONI DEL SALOTTO

Luigi Rinaldi, Oscuro prossimo venturo, Wildboar

A cura dell’Associazione RiLL – Riflessi di Luce Lunare

L’AUTORE

Luigi Rinaldi è nato nel 1967 a Roma, nei cui dintorni vive, insieme a sua moglie Yumi. Laureato in Chimica, lavora come docente nelle scuole superiori. Da molti anni scrive racconti, che sono stati premiati in svariati concorsi letterari (fra cui il Trofeo RiLL, il premio Alien e il premio Robot) e pubblicati in numerose antologie. Il suo romanzo Hakkakei è stato finalista al premio Urania Mondadori nel 2012 e al Premio Odissea nel 2014.

LA TRAMA

Nove storie di fantascienza, che raccontano il futuro. Un futuro oscuro, distopico. E un futuro prossimo, sia perché molti racconti si svolgono in Italie alternative o futuribili sia perché toccano temi di attualità.
Per costruire un futuro migliore bisogna prima immaginarlo. Nove racconti di fantascienza di Luigi Rinaldi.

LA RECENSIONE

Nove racconti futuristici e distopici. Nove storie in cui Luigi Rinaldi immagina un mondo “altro” per l’Italia e il domani, esplorando le conseguenze di ciò che avviene ai nostri giorni.

Apre la raccolta Prova di Recupero, dedicato a eugenetica e rigidi livelli di QI da rispettare. Fiocchi di neve in primavera si concentra invece sulla S75, una nuova malattia sconosciuta, in apparenza molto pericolosa, che richiede l’applicazione di Leggi Speciali da parte della Repubblica Italiana del futuro. Il mio 1978 è invece il racconto di un militare che ripensa alle conseguenze di alcune decisioni prese, mentre Festa di compleanno è dedicato all’incontro/scontro con l’Altro. Hidden è un racconto di stampo più action, in cui i protagonisti svolgono professioni… particolari. Quelli dell’impianto vede invece protagoniste strane “entità” conservate in una singolare azienda, mentre Samurai in Autunno mescola elementi orientali e occidentali in chiave futuristica. Chiudono l’antologia Parole Proibite, dedicato a tradimenti e verità inespresse, e Processione Cremisi, incentrato invece sul tema dell’invecchiamento e della morte.

In ciascuno di questi racconti, Luigi Rinaldi dà vita a scenari fantascientifici e distopici in maniera magistrale: attraverso l’utilizzo di pochi dettagli, collocati in maniera ideale, l’autore dischiude le porte di un futuro angosciante e talvolta grottesco, in cui spazia tra tematiche molto differenti (amore, amicizia, lealtà…) e lasciando spazio all’introspezione e a numerosi spunti di riflessione. Il risultato è un’opera indimenticabile, colma di sfaccettature, che non potrà fare a meno di restare impressa negli animi e nelle menti dei lettori anche dopo aver terminato la lettura. Oscuro prossimo venturo dà letteralmente vita a ciò che ancora non è ma potrebbe essere attraverso continui rimandi alla realtà e agli aspetti più concreti del mondo che ci circonda, tratteggiando evoluzioni possibili e plausibili del nostro domani.

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