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INTERVISTA ALL’AUTORE LORENZO BECCATI

LE INTERVISTE DEL SALOTTO

Bentornati agli appuntamenti del martedì con le interviste del Salotto. Oggi siamo nuovamente in compagnia di Lorenzo Beccati in occasione dell’uscita del secondo romanzo dedicato alle avventure del guaritore di maiali, Pimain: Il mistero degli incurabili.

Salve Lorenzo, bentornato nel mio Salotto e grazie per essere di nuovo qui in nostra compagnia oggi. Per tutti i nostri lettori che ancora non la conoscessero, potrebbe raccontarci qualcosa di lei?

Sono un autore TV e collaboro fin dalla prima puntata con Striscia la notizia, programma che ha fatto – e continua a fare – la storia della televisione, così come Drive In, Paperissima, Paperissima Sprint, Odiens, Lupo solitario e altri. Ho al mio attivo anche l’attività di doppiatore (metà delle voci degli animali di Paperissima Sprint e soprattutto del corrosivo Gabibbo). Ho scritto parecchi libri, circa una ventina, suddivisi in romanzi grotteschi e thriller storici. Ho un passato da calciatore mediocre e un presente altrettanto mediocre di giocatore di Padel.

A giugno 2023 è uscito, per la casa editrice AltreVoci, la nuova edizione di Il mistero degli incurabili. Potrebbe presentarcelo brevemente?

È il secondo libro della trilogia del guaritore di maiali (con la stessa passione, e la ringrazio, la casa editrice pubblicherà il terzo libro della saga). Altri due casi s’intrecciano, tra misteri e uccisioni, che sconvolgono la Genova del ‘600. E ancora una volta è chiamato ad indagare un ex soldato e guaritore di maiali, Pimain, il più improbabile ma implacabile “investigatore”.

Il mistero degli incurabili è il secondo capitolo delle avventure di Pimain, il guaritore di maiali: come si pone la sua figura rispetto al precedente romanzo?

Ogni evento forgia e cambia noi umani, lo stesso accade a Pimain anche se è un personaggio di carta. L’età che avanza forse lo ha reso riflessivo, più intransigente e meno incline al perdono, pur avendo un’idea condivisibile di giustizia. A me piace molto l’idea che per trovare il colpevole prima individua chi non lo è. “Ti chiamo innocente” è la frase che libera dal sospetto.

Pimain si muove sullo sfondo del lugubre Ospedale degli Incurabili. Potrebbe raccontarci qualcosa di più su questo aspetto e quali sono state le principali fonti storiche a cui ha attinto durante la stesura del romanzo?

Le vicende che del libro ruotano attorno all’ospedale degli incurabili che si trovava nell’attuale zona di Piccapietra. Una sorta di manicomio dove finivano non solo persone con problemi mentali ma anche malinconici, depressi e persino donne di cui la famiglia voleva disfarsi. I ricoverati erano meno di una decina per volta e “curati” con metodi come il cappello d’Ippocrate, un cono di stoffa bagnato d’aceto che si metteva sul capo con la convinzione che, come fossero fili d’erba, gli umori malvagi uscissero dal cranio. La ricerca per i romanzi storici è estenuante e coinvolge tutto lo scibile (libri d’epoca, documenti di archi storici, mostre, internet, consulenze di professori). Una faticaccia cui mi sottometto con grande piacere.

Sta lavorando a qualche nuovo progetto?

Certo. Sto scriventoun libro sulle tinte del noir di stampo classico ma con sconvolgimenti e colpi di scena moderni. Il protagonista è il dottor Serge Voronoff, sì, proprio l’inventore del famoso filetto alla Voronoff, presente nei menù di molti ristoranti nel mondo. Chi fosse in realtà quest’uomo vi stupirà non poco. Grazie per l’ospità e la poltrona comodissima del salotto. Alla prossima.

Grazie a Lorenzo Beccati per essere stato nuovamente in nostra compagnia oggi. Vi ricordo che Il mistero degli incurabili è disponibile sul catalogo della casa editrice e su tutti i maggiori store online.

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