LE RECENSIONI DEL SALOTTO
Debora Parisi, Contratto blindato
L’AUTRICE
Debora Parisi è studentessa universitaria di giorno e cacciatrice di leggende e mitologie di notte. Scrive fin da piccola e dal 2019 ha pubblicato numerosi racconti: Il Bosco e Il drago della foresta (in Racconti dal Piemonte, Fiabe e Favole, Historica Edizioni), Il caso del basilisco, Fuga da Malaperla, Il gatto nero e Non è colpa mia (in Bestie d’Italia volume due e tre, Streghe d’Italia, Fantasmi D’Italia, NPS Edizioni), La freccia d’oro (in Astro Narrante: Sagittario, Fanucci), Io sono Lilith (in Guerriere, Mezzelane), Una Gentile Nonnina (Eat Read Blood, Saga Edizioni), e per Delos Digital La Fame Della Foresta e Aqruabuamelu – Gli uomini scorpione. Gestisce un blog chiamato “El micio racconta” e un canale YouTube intitolato “Antro del Drago”, che tratta di diversi argomenti, tra cui recensioni di libri e folklore. Quando non rincorre belve fantastiche, partecipa al programma di divulgazione culturale chiamato “Culturalmente”, gestito dall’associazione Nati Per Scrivere, collabora con le riviste “Hyperborea” e “Upside Down Magazine”.
Ha una gatta di nome Kimba, veterana amante delle coccole.
LA TRAMA
Nazahir, dopo secoli di prigionia, viene involontariamente liberato dalla timida restauratrice Meriam. Bramoso di farle esaudire i tre desideri per essere finalmente slegato dal vincolo terreno, il djinn segue la donna fino a casa sua. Ma dovrà stare attento a ciò che desidera… Un racconto breve urban fantasy ispirato al folklore marocchino.
LA RECENSIONE
Ci sono poche cose che un Jinn dovrebbe temere, una di queste è un mezzosangue. I maghi nostri discendenti sono tra i nostri più scaltri nemici, perfino un angelo risulterebbe meno terribile della loro malizia. Del resto, hanno preso da noi. Ricordo ancora il giorno in cui fui imprigionato: tramite la possessione del principe assiro, mi davo alla pazza gioia, seminando terrore e caos nel regno. Ma il mago di corte, quello schifoso mezzosangue, riuscì a compiere un esorcismo e fece in modo di “imprigionarmi in modo che non nuocessi più a nessuno”.
Un djinn, recluso da secoli. Una giovane restauratrice, timida e schiva. E tre desideri da esaudire, come nella migliore delle tradizioni. Ma qualcosa non va come previsto e la leggenda è destinata a sovvertirsi.
Con Contratto blindato, Debora Parisi firma un racconto urban fantasy dedicato al folklore marocchino. Protagonista è infatti Nazahir, un djinn un po’ troppo arrogante e sicuro di sé, prigioniero da secoli per via di un antico incantesimo. Col passare del tempo, tuttavia, la sua boria non è venuta meno e, soprattutto, la reclusione forzata sembra non avergli insegnato proprio nulla. Così, quando il destino gli fa incrociare la bella Meriam, Nazahir si troverà davanti a qualcosa di davvero inaspettato.
Contratto blindato è un racconto breve con un plot twist finale che non manca di divertire e intrattenere i lettori, unitamente a scenari originali e personaggi insoliti. L’autrice mescola ancestrali tradizioni medio-orientali con situazioni moderne e attuali, senza dimenticare una buona dose di ironia. Il risultato è un racconto che si legge tutto d’un fiato e che potrebbe prestarsi benissimo come base di partenza anche per un’opera di più ampio respiro.
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Il Salotto Letterario di Caterina Franciosi 