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LA BIBLIOTECA ORIENTALE DEL SALOTTO: LA LETTERATURA FANTASTICA GIAPPONESE

LA BIBLIOTECA ORIENTALE DEL SALOTTO

Massimo Soumaré, La letteratura fantastica giapponese, Lindau

L’AUTORE

Massimo Soumaré è traduttore, scrittore, curatore editoriale, saggista e ricercatore indipendente. Ha collaborato con riviste specializzate sulle culture orientali e con riviste di cultura letteraria americane, giapponesi, irlandesi e italiane. Ha inoltre tradotto numerose opere di romanzieri giapponesi. Come autore, suoi racconti sono stati pubblicati in diverse antologie e riviste, e tradotti e pubblicati in Cina, Giappone, Scozia, Spagna e USA. Suoi scritti e traduzioni sono stati pubblicati da Asahi Shinbun Shuppan, Atmosphere Libri, Bietti, De Agostini, Kadokawa, Kōbunsha, Kurodahan Press, Mimesis, Mondadori, Tōkyō Sōgensha, Utet. Per la casa editrice Lindau ha tradotto Storie del negozio di bambole di Tsuhara Yasumi e due manga.

LA TRAMA

In questo saggio, Massimo Soumaré offre ai lettori una panoramica completa della letteratura fantastica giapponese, cercando di presentare in modo organico – lungo un arco di 1300 anni, ma con un focus particolare sul periodo moderno e contemporaneo – i diversi filoni di questo genere di narrativa che sono stati di grande importanza per l’intera cultura nipponica. Essa, infatti, ha esercitato una forte influenza su film, manga e anime, oltre che sull’arte più tradizionale. Il libro affronta non solo la letteratura fantastica colta dei grandi scrittori nipponici, ma anche quella più popolare, analizzando generi come l’horror, la fantascienza e il fantasy, spiegando come siano nati e si siano sviluppati in Giappone. Ne presenta, poi, i maggiori esponenti, fornendo copiose informazioni sulle loro vite e opere, così da permettere sia al lettore esperto sia a quello profano di muoversi con agilità in un paesaggio vasto e affascinante e ancora per lo più ignoto.

LA RECENSIONE

Qual è la storia del fantastico in Giappone e come viene affrontata in ambito letterario? Nel saggio La letteratura fantastica giapponese, Massimo Soumaré offre una panoramica ampia e riccamente documentata della storia di un genere assai variegato e dotato di infinite sfaccettature, che affonda le proprie radici in un passato ormai lontano e in un arco di evoluzione lungo almeno 1300 anni e che ha da sempre interessato ogni livello sociale e culturale della tradizione giapponese.

Il testo si apre con una prima sezione dedicata al genere fantastico e alla sua storia attraverso le varie epoche, da quella più antica a quella contemporanea, passando per il medioevo e il periodo Edo. Numerose e affascinanti sono le digressioni in merito alle origini di questo genere che continua a essere costantemente ispirato dal folklore e dalle tradizioni orientali nonché dalle straordinarie creature e divinità protagoniste di miti e leggende. La seconda parte del volume è invece dedicata all’horror moderno, con ampie esemplificazioni di autori e autrici che sono cimentati nel genere; seguono poi digressioni sull’impatto che la figura del vampiro e le opere di H. P. Lovecraft hanno esercitato sulla cultura letteraria (e non solo) nipponica. Il terzo capitolo del saggio si concentra invece sulla fantascienza e la analizza a tutto tondo dividendola in decadi, partendo dalle origini fino all’epoca moderna e riportando i vari effetti socio-culturali da essa esercitata nel mondo giapponese. Si passa poi al fantasy vero e proprio, in cui vengono studiati i caratteri principali del genere e si citano le due grande divisioni presenti: il fantasy di stampo occidentale e quello di stampo orientale, con relative peculiarità, contaminazioni di genere e sottocategorie fantastiche. La quinta parte del saggio continua il discorso precedentemente iniziato e lo contestualizza in un ambito più contemporaneo; il capitolo si intitola infatti “Dal fantastico nelle light novel al fantastico nel media mix” e studia in maniera approfondita come il genere venga trasposto e declinato sotto questi aspetti, più prettamente orientali.

La letteratura fantastica giapponese si propone dunque come una sorta di “compendio” del fantastico nelle sue diverse forme e su come sia stato affrontato e vissuto dalle origini fino al mondo moderno. Gli esempi riportati e le digressioni presentate sono, come scrive Massimo Soumaré nella postfazione all’opera, una selezione dell’amplissimo panorama della letteratura giapponese ma un ottimo esempio per comprendere l’importanza che il genere ha da sempre rivestito nella società. Soprattutto, si sottolinea come esso sia sempre stato declinato a ogni livello sociale, sotto forma di letteratura “alta” ma anche come genere d’intrattenimento e come, ancora oggi, sia fondamentale comprendere la tradizione per poter capire appieno le opere moderne e attuali, quali libri, manga o film. La letteratura fantastica giapponese è dunque una lettura ricca di spunti di lettura e di riflessione, ricca di esempi e citazioni, ideale per chiunque desideri approfondire l’aspetto del grande universo dello “straordinario giapponese”.

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