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INTERVISTA ALL’AUTORE ALESSANDRO DEL GAUDIO

LE INTERVISTE DEL SALOTTO

Bentornati a un nuovo appuntamento con le interviste del Salotto. Oggi siamo in compagnia di Alessandro Del Gaudio che ci parlerà un po’ della sua attività di scrittore e delle sue ultime opere: Ismeralda (Delos Digital) e L’alba del vespero (Milos).

Ciao Alessandro, benvenuto nel mio Salotto e grazie per essere qui in nostra compagnia oggi. Raccontaci qualcosa di te.

Buongiorno a tutti e ben trovati. Sono un autore torinese che si cimenta con la scrittura dalla più tenera età, anche se le mie prime pubblicazioni risalgono a poco più di vent’anni fa. Dal 2018 mi dedico esclusivamente alla narrativa fantastica cercando di esplorarne gli svariati filoni, anche se il mio genere elettivo resta il fantasy. Con gli anni le tematiche che ho affrontato sono cambiate e le mie storie sono passate da un genere più puro a una commistione di generi, quali il fantasy, il weird, il realismo magico e il noir. Alla scrittura affianco il mio lavoro, quello di bibliotecario presso l’Università di Torino, città in cui sono nato e in cui risiedo.

Le tue pubblicazioni più recenti sono Ismeralda (Delos Digital) e L’alba del Vespero (Milos). Potresti presentarcele brevemente?

Ismeralda è, in realtà, il primo titolo di un ciclo di romanzi brevi che da questo romanzo prende il nome. Il secondo capitolo, La piuma sotto il mondo, è un romanzo autoconclusivo che condivide con il primo libro l’ambientazione e qualche lontano riferimento, ma in realtà può essere letto autonomamente. I romanzi di Ismeralda si caratterizzano per un’atmosfera dark fantasy legata a un’ambientazione che vede contrapposte la città di Ismeralda, una tipica metropoli contemporanea, e il mondo di sotto, per molti una leggenda, ma che in realtà custodisce segreti e cova mostri intenzionati a invadere la superficie. Le vicende dei romanzi di Ismeralda ruotano attorno ai quattro Guardiani Cardinali, sorta di numi tutelari della città da cui si pensa abbia avuto origine la magia stessa, ma il cui rapporto con gli uomini si è gradatamente indebolito, fino a mettere a rischio l’equilibrio e la sicurezza di questa complicata convivenza tra gli abitanti di sopra e quelli di sotto. L’alba del Vespero, invece, si presenta come una sorta di fantasy on the road, con la storia che inizia a Torino e porta i protagonisti a viaggiare per una sorta di Europa parallela, in cui si imbatteranno in streghe, dei, angeli, metaumani, elfi e agenti dell’occulto. Gli stessi eroi della storia, Nicodemo e Beatriz, sono Aseiu, ovvero Agenti Segreti di Indagine Ultraterrena, che devono indagare sul misterioso Tarocco, un serial killer che sta disseminando il loro cammino di colleghi uccisi e che va fermato prima che porti a termine la sua caccia. La storia in realtà è ricca di personaggi e scenari, per cui questo è solo l’antipasto.

A quali generi preferisci avvicinarti di più per scrivere le tue opere?

Col tempo ho iniziato, come dicevo, a esplorare più generi, dal fantastico a 360 gradi al noir e all’hardboiled. Nelle mie storie non ne scelgo uno solo, ma li mescolo tra loro. Inoltre, da alcuni anni ho iniziato a pubblicare anche fantascienza, un genere che ho scoperto da poco.

Di solito, come e perché nascono i tuoi personaggi? Ce n’è uno in particolare di cui vorresti parlarci?

I miei personaggi nascono dalla diretta osservazione e nel caso dall’amplificazione per adattarli al genere che tratto. Nel crearli mi ispiro alla platea di persone che mi capita di incontrare. Quando delineo i miei personaggi prediligo profili complessi, in perenne conflitto, caratterizzati da striature indefinite, perché non appaiano né buoni né cattivi.

Come preferisci invece strutturare il worldbulding di ciascuna opera?

Le mie storie sono quasi sempre ambientate in mondi immaginari, di cui cerco di fornire lo stretto necessario al lettore per ambientarsi e comprenderne le leggi e le regole. Prediligo gli ambienti urbani, con città sconfinate che fanno emergere il senso di solitudine e inadeguatezza dei personaggi, ma anche la loro lotta per ottenere una collocazione nell’affresco generale. Anche quando scelgo di ambientare le mie storie in mondi simili al nostro, come quello de L’alba del Vespero, aggiungo qualcosa di mio, città o continenti che nella realtà non esistono.

Ci sono delle tematiche ricorrenti che ti piace inserire all’interno delle tue storie?

Una tematica è sicuramente il dualismo individuo/società. I miei eroi non godono di popolarità sociale e spesso sono in opposizione ad alcuni valori imposti dalla comunità a cui appartengono. C’è poi il rapporto con la magia e più in generale il potere, che obbliga chi lo detiene a fare scelte drastiche, rischiando di esserne sopraffatto, fino a perdere la sua umanità. Infine è centrale il tema dei legami, sia quelli familiari, che si dimostrano più deboli di quanto si vorrebbe, sia quelli acquisiti, che possono rappresentare il vero valore aggiunto dei personaggi nella scelta dello schieramento a cui votarsi.

Cosa puoi dirci della tua passione per gli “easter egg”?

Gli easter egg sono uno stratagemma che utilizzo per legare i miei romanzi tra loro. Anche storie che in sé e per sé non condividono la stessa ambientazione possono offrire camei con personaggi che a un esame più attento appartengono ad altre mie pubblicazioni. Questo mi permette di giocare con i miei lettori più fedeli, che rischiano di vedersi comparire in un nuovo romanzo qualche vecchia conoscenza. Succede praticamente in ogni mia storia. I romanzi di Ismeralda, ad esempio, condividono lo stesso universo del romanzo che uscirà a fine anno con Milos, Ambra Marea, in cui a sua volta ci sono riferimenti ad almeno altri cinque o sei libri.

Progetti futuri?

Al momento ho numerose uscite in previsione per i prossimi anni, a cominciare da Ambra Marea, il mio progetto più ambizioso che pubblicherò in autunno nella Collana Milos. Ho poi in programma altri cinque o sei romanzi che ho in previsione di scrivere nei prossimi anni.

Grazie ad Alessandro Del Gaudio per essere stato in nostra compagnia oggi. Vi ricordo che le sue opere sono disponibili sui cataloghi delle case editrice e sui maggiori store online.

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