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LE RECENSIONI DEL SALOTTO: L’UCCISORE DI SETA

LE RECENSIONI DEL SALOTTO

Lorenzo Beccati, L’uccisore di seta, AltreVoci Edizioni

L’AUTORE

Lorenzo Beccati è autore e scrittore. Ha collaborato a programmi che hanno fatto la storia della tv italiana, tra cui Drive InPaperissimaLupo Solitario e tuttora Striscia la Notizia. Ha scritto numerosi libri, soprattutto romanzi grotteschi e thriller storici. Per quanto sembri strano è anche un doppiatore. Sua infatti è la voce del Gabibbo. Con AltreVoci ridà alle stampe la trilogia con protagonista Pimain, il guaritore di maiali.

LA TRAMA

Genova 1590. Nel monastero di Belvedere morti atroci e misteriose mettono in crisi il prezioso commercio della seta. Nonostante le misure a protezione dei setaioli, nessuno pare riuscire a fermare questa serie di sanguinosi omicidi. La città, già al collasso per l’epidemia di peste che ha riempito il seppur gigantesco lazzaretto della città, rischia il tracollo, e mentre tutto questo accade, un misterioso furto colpisce il Doge di Genova, a cui rubano il suo più prezioso tesoro. L’anziano governante, seppur contro il suo volere, sa che solo una persona può svelare la fitta rete di connessioni che uniscono questi intricati misteri. Nel terzo e ultimo episodio della serie inaugurata da Il guaritore di maiali e proseguita con II mistero degli incurabili, Pimain dovrà combattere contro tutto e tutti per svelare queste trame oscure ma, soprattutto, per salvarsi la vita.

LA RECENSIONE

Un falco pellegrino volteggia sul monastero fortificato di Belvedere, sulle alture di ponente, poco fuori le mura di Genova. Il rapace fa un ultimo giro e si getta in picchiata ad ali chiuse. Conficca gli artigli nella schiena di un topo che si è rifugiato dietro una pietra. Il predatore dispiega le ali e risale in alto, poi, seguendo una corrente d’aria plana verso il nido tra le rocce brune e lascia che a spadroneggiare in cielo sia la luna. Centinaia di anime del mondo si sono rifugiate tra le mura del monastero, spodestando i monaci indolenti che l’abitavano.

Genova, 1590. La peste ha colpito la città, mettendola a dura prova, e anche Pimain è stato colpito dal morbo. Come se non bastasse, una nuova serie di omicidi imperversa tra le ombre e uno strano furto arriva persino a interessare il Doge. Di nuovo, solo Pimain sarà in grado di far luce sul mistero, in questa nuova avventura che segna (almeno per ora) la fine della trilogia a lui dedicata.

Con L’uccisore di seta, Lorenzo Beccati conclude la saga dedicata a Pimain, il guaritore di maiali, dischiudendo ancora una volta ai lettori le porte di un passato vivido e affascinante. Questa volta ci troviamo nella Genova del 1590, in un momento difficile in quanto la città deve affrontare l’epidemia di peste e anche una serie di tragici omicidi; persino il Doge viene toccato in prima persona da questa spirale di violenza, quando gli viene sottratto un prezioso tesoro. Di nuovo, Pimain è l’unico a poter intervenire per far luce sul mistero, dopo essere miracolosamente sopravvissuto al morbo e mentre è intento ad affrontare anche gli eventi che costellano la sua vita privata.

L’uccisore di seta è l’ultimo, avvincente capitolo di una trilogia iconica e originale: attorno alla figura del protagonista prendono vita spaccati storici indimenticabili e resi con un tratto magistrale. Di nuovo, Storia e storia si fondono per dare vita a un romanzo denso di fascino ed enigmi, di dettagli incredibili e personaggi straordinari, in un continuo crescendo di suspense e mistero in grado di ammaliare il pubblico dalla prima all’ultima pagina. L’uccisore di seta è dunque la conclusione immancabile e imprescindibile della trilogia di Pimain, il “guaritore di maiali”.

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